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Legambiente approva la casa passiva in legno di Habita

La realizzazione, a Porto Viro, della prima casa ecocompatibile del Basso Polesine non poteva non attirare l’attenzione di Legambiente, l’associazione ambientalista diffusa su tutto il territorio italiano.

Perciò Ermes Bolzon del circolo di Legambiente Delta del Po Adria è venuto a testare direttamente le prestazioni della casa passiva in legno Habita, per poter toccare con mano la qualità della realizzazione e l’immediata sensazione di comfort e benessere.

Dopo la visita Bolzon ha voluto fornire alcuni importanti spunti sulle normative e sul futuro dell’edilizia ecocompatibile. Con le nuove direttive europee le strutture occupate o di proprietà di pubbliche amministrazioni, comprese le scuole, dovranno essere a consumi di energia prossimi allo zero, ovvero rispondenti a precisi canoni costruttivi all’avanguardia.

Inoltre, da gennaio 2021 anche tutti i nuovi edifici privati dovranno essere edifici a sprechi quasi zero. In pratica un’abitazione a norma realizzata oggi, nel 2014, ha un consumo, sulla carta, di 90 kwh/metro quadro all’anno. La stessa abitazione, a energia quasi zero realizzata nel 2021, avrà un consumo inferiore ai 15 kwh/metro quadro all’anno, ossia sei volte meno.

La casa passiva in legno Habita consumo ancora meno: 8,27kwh/metro quadro. Per questo l’esponente di Legambiente è rimasto particolarmente impressionato dai bassi consumi dell’abitazione e dal comfort molto elevato e ideale per il clima tipico del Polesine: caldo afoso d’estate e non troppo freddo e umido d’inverno. Non è un caso, infatti, se la casa Habita è conforme allo standard Passiv House Institute Italia, l’ente che studia e certifica il raggiungimento degli standard imposti dalla committenza.